Il diritto alla disconnessione dai cellulari

 

Appena salgo su un aereo spengo il telefono. Non lo faccio soltanto perché è obbligatorio, potrei anche metterlo in modalità aereo. È che lo spengo per non riaccenderlo più. Ogni volta che parto per una breve vacanza o per un lungo viaggio, abbandono la mania di usare il cellulare.

 

Se voglio scattare delle foto, lo faccio con una macchina fotografica (sì, esistono ancora e funzionano molto meglio). Una volta ho provato a riaccenderlo mentre ero a Miami, e subito mi sono resa conto di quanto succhi energia, di quanto impedisca di essere presenti e di sentirsi davvero lontano da tutto e tutti.

 

Quand’è l’ultima volta che avete spento il cellulare? Ve lo ricordate? Io lo spengo tutti i giorni da mezzanotte fino alla mattina. Lo riaccendo soltanto dopo aver fatto colazione e dopo aver meditato. Per quanto tempo riuscireste a stare senza cellulare? Quello dei 21 giorni è il primo vero banco di prova; non a caso 21 giorni di astinenza vengono usati anche dalle associazioni come gli Alcolisti Anonimi per iniziare a combattere la dipendenza dall’alcol.

 

Se 21 giorni vi spaventano, provate a iniziare con due o tre. Che effetto fa stare senza cellulare? Vi ricordate com’era? Sono figlia degli anni ’90, e mi ritengo molto fortunata ad aver vissuto una vita analogica. Ogni tanto mi manca, e non solo a me; sempre più persone, infatti, stanno acquistando telefoni cellulari che non abbiano internet, altri si stanno cancellando dai social, altri, purtroppo, hanno scelto o sono stati obbligati ad andare in cliniche per disintossicarsi.

 

Certo, non è facile per chi deve gestire un’attività. Oggi non essere presenti online è come non esistere. Ma è il cellulare in sé a essere il male assoluto o dipende dall’uso che ne facciamo? Io, per esempio, non ho l’App di Facebook installata, ho solo Instagram, ma non ho mai le notifiche attive. Questo è già un semplice consiglio che suggeriscono anche i guru della Silicon Valley nell’interessante e inquietante documentario “The Social Dilemma”, che vi consiglio di cuore.

 

Inoltre tengo sempre attivata la funzione “Tempo di utilizzo” del mio iPhone. Se supero le due ore al giorno (posso arrivare a tre solo quando devo gestire cose di lavoro), ne prendo consapevolezza e mi stacco dal cellulare per il resto della giornata. Inoltre, dalle 21,00 alle 9,00, si attiva la limitazione di utilizzo.

 

Tutto questo ho iniziato a farlo quando mi sono resa conto di quanto mi sentissi meglio senza cellulare sia fisicamente sia psicologicamente. La mia mente era più pulita, gli occhi meno stanchi e le mani meno indolenzite. Non ha senso e non è sano per la nostra mente continuare a bombardarla di notifiche, articoli, foto e post che spesso, oltretutto, sono totalmente inutili.

 

Quando voglio postare qualcosa lo faccio, certo, ma preferisco usare la funzione che mi permette di programmare la pubblicazione. Quando torno da un viaggio guardo le mie foto e decido cosa postare e cosa no, potendo anche rifletterci su.

 

 

Continua a leggere su Il Giornale OFF

Related Posts